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Il blog di Isabella Puddu

Pensieri di un coach

Guardarsi indietro per andare avanti

Finalmente, dopo quasi due anni di studio, sono diventata Professional Medical Coach e senza dubbio oggi per me è un grandissimo risultato, ottenuto con fatica e dedizione.

Ho il certificato, quel famoso pezzo di carta che tutti vogliono ovunque nel mondo e che vale come prova concreta della nostra riuscita; per me un pezzo in più di me stessa e della mia formazione.

Il mio obiettivo è stato raggiunto e ne sono molto orgogliosa.

Vorrei però fare qualche considerazione sul percorso che ho fatto per arrivare al mio obiettivo: per me è stato importante quanto il traguardo, se non addirittura di più.

Ripensarci oggi mi porta tante emozioni: felicità, tristezza, orgoglio e anche nostalgia. Le emozioni sono energia che ci fa muovere e motiva, guida e stimolo della nostra vita.

Nel mio lavoro di Coach mi capita spesso di supportare i miei clienti con i loro obiettivi attraverso un tuffo nel profondo di loro stessi e delle loro fondamenta; questo lavoro può servire per cambiare, per trovare risorse e strategie o scoprire qualcosa di nuovo.

Ogni giorno, per tutta la vita, costruiamo noi stessi e la nostra realtà, pezzo per pezzo; c’è chi ci riesce con facilità e chiarezza e chi invece con grande fatica.

Per costruire, muoversi e andare avanti è fondamentale guardarsi indietro.

Ma per guardarsi indietro bisogna fermarsi, altrimenti si inciampa e si cade, ve lo dice un’esperta, e lo sguardo deve essere rivolto al passato.

Il concetto di fermarsi per me è assai difficile. Vado sempre avanti, direi anzi che corro più che camminare. In questo ultimo anno sono stata obbligata a fermarmi, fare qualche passo indietro e ricominciare in maniera diversa più volte.

È stato difficile, inutile negarlo, ma mi ha permesso di aprire gli occhi, conoscermi un pò meglio e mi ha portato nuovi insegnamenti.

Solo completamente fermi notiamo i dettagli che prima erano sfuggiti, fallimenti che si sono trasformati in successi, sfumature di vita che sono passate inosservate e soprattutto tutta la strada che abbiamo percorso...e tutte quelle salite!

È un esercizio che va fatto perché ci aiuta nel nostro presente e ci dà tanta forza, energia ed equilibrio.

E poi, chi dice che non possiamo anche fermarci un pò di piu del previsto? Siamo noi a dirigere la nostra vita. Godiamocela un pò!

Dedicato ai miei figli che devono ancora fare tanta strada.

Fermati, girati completamente e goditi sempre il cammino che ti ha portato dove sei ora: la magia sta proprio li, sempre con te mentre procedi; fai una pausa necessaria per riposare, capire, ridimensionare e orientarti per ripartire di nuovo.


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