Scritto a quattro mani con Chiara Bodini, Talent & Purpose Agent.
Molto di quello che ieri sembrava fondamentale oggi è relativo.
Le relazioni sociali, la spesa, gli abbracci, gli aperitivi, le cene, il cinema e anche il lavoro sembrano appartenere ad un’altra vita.
Siamo stati costretti dagli eventi a stare in casa, isolati ad aspettare.
Per una persona agitata come me, sembra una missione impossibile.
Poi però mi sono resa conto che tutto è fattibile e che siamo stati creati anche per cambiare, siamo essere adattabili e flessibili.
La nostra mente, infatti, può diventare la nostra migliore alleata.
Tanti come me, hanno corso per anni, chi dietro alla famiglia, chi cercando riconoscimento e chi la propria identità, oggi è forzato a fermarsi e magari anche a riflettere.
Ecco, io vorrei proprio ripartire da qui.
Tra le infinite conseguenze che ci porterà la crisi da Coronavirus possiamo trovare qualcosa di prezioso: il tempo; ciò che più ci mancava e che rincorrevamo sempre.
Prendiamolo questo tempo; uno spazio temporale al di fuori di tutto, sospeso, anche se ignari di quello che accadrà domani. Prendiamoci il tempo per noi stessi, potrebbe riservarci delle sorprese.
Iniziamo a fare un bilancio guardandoci indietro: cosa ho fatto per arrivare fino ad oggi? In cosa ho creduto e chi mi ha aiutato? Potremmo essere stupiti dalla strada già percorsa, capire che ci siamo persi ma anche accorgersi di aver preso una strada lontana dai nostri veri desideri e naturali inclinazioni.
E oggi, chi sono diventato? Sono soddisfatto? Quali sono i veri affetti?
Queste sono domande che esigono introspezione. Cogliamo l’opportunità che si nasconde dietro ad esse: la possibilità e l’opportunità di cambiare tutti i giorni, ma probabilmente che non abbiamo mai considerato perché eravamo di fretta.
E questo è un momento unico.
Partiamo dalle basi. Cosa ci fa alzare tutti i giorni dal letto?
Una risposta unica, che vale per tutti non c’è. Perché ognuno di noi ha una ragione diversa.
Quanto è vero che siamo onde dello stesso mare, è altrettanto vero che siamo tutti unici, irripetibili. E questo è il nostro più grande tesoro insieme alla terra che ci ospita.
Direi che per prima cosa potremmo cercare di comprendere chi vogliamo essere, chi siamo. Sembra facile detta così? Assolutamente no sarebbe la risposta più comune.
Eppure non è così complicato. Complicata e complessa è la situazione nella quale ci ritroviamo oggi.
Ascoltare noi stessi è come una magia, un lampo, un miracolo della natura...bisogna avere voglia di conoscerci e amarci.
Ognuno di noi ha uno scopo su questa terra. Lo dico fermamente. Il potere di poter cambiare le cose in meglio restando autentici a noi stessi è possibile.
Il nostro ondeggiare però deve rispettare chi ci ospita.
E qui vengo al purpose del pianeta terra.
Cosa fa la terra? Sostiene la vita, ci sostiene tutti, questo è il suo scopo.
Dobbiamo prenderne atto, dobbiamo amare questa meravigliosa alchimia che ci congiunge.
Oggi mi auguro che anche i meno convinti si rendano conto di quanto siamo intrinsecamente connessi. E che la ricerca del proprio purpose è funzionale, sempre, a quello della collettività a servizio della terra. La madre terra, appunto.
Purpose is key.
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